Creazione collettiva.

 

Un gruppo di persone che arriva insieme. Non c'è un autore su cui adagiarsi che ti strappa via l'impulso creativo. Distruzione delle sovrastrutture della mente. Allora arriva la realtà. Sedute in cerchio a parlare per mesi, assorbendo, rifiutando, creando un'atmosfera in cui non solo ci ispiriamo a vicenda, ma dove ognuna si sente libera di dire qualunque cosa voglia. Enorme paludosa giungla, un paesaggio di concetti, anime, suoni, movimenti, teorie, fronde di poesia, natura selvaggia, landa selvaggia, peregrinare. Poi raccogli e ricomponi. Nel processo una forma si presenterà. La persona che parla di meno può essere quella che ispira chi invece parla di più. Alla fine nessuno sa più - in realtà - chi sia responsabile di che cosa, l'io-individuale scivola nell'oscurità, ognuno è soddisfatto, ognuno prova un piacere personale maggiore del piacere dell'Io-individuale. Una volta che l'hai provato - il processo di creazione artistica collettiva - il ritorno all'ordine precedente è come regredire.

 

La Creazione collettiva è un esempio di Procedimento di Autogestione Anarchico-Comunista che per il popolo ha maggior valore dì un lavoro teatrale. Creazione collettiva come arma segreta del popolo.

La vita del  teatro, Julian Beck